COSA VUOL DIRE “COMPOSTABILE”

Un materiale si definisce “compostabile” se può essere conferito nei rifiuti organici, perché in grado di trasformarsi in anidride carbonica, acqua e biomassa ricca di nutrienti mediante compostaggio (un processo di decomposizione biologica di una sostanza organica in presenza di calore, umidità, ossigeno e microorganismi), appunto, assieme all’umido in compost.

Ne deriva un prodotto finale chiamato compost, una sostanza organica biologicamente stabile, inerte, inodore fatta per lo più da humus, microorganismi attivi e microelementi, identica a quella generata dai residui organici, e standard internazionali garantiscono che il prodotto dei materiali compostabili è assolutamente sicuro e utilizzabile in agricoltura.

Ma attenzione: la compostabilità di un materiale non si traduce automaticamente in compostabilità di un prodotto finito. Un piatto o un sacchetto, per esempio, per essere considerato compostabile deve disintegrarsi e biodegradarsi completamente entro un preciso lasso di tempo.

Questo è garantito da organismi indipendenti che certificano il prodotto dopo averlo sottoposto a test di laboratorio che simulano le condizioni ambientali, secondo precisi protocolli normativi. Un packaging è compostabile, infine, quando soddisfa tutti i requisiti definiti nella norma tecnica italiana, armonizzata a livello europeo, UNI EN 13432:2002.

COME VERIFICARE CHE UN PRODOTTO VENDUTO SIA DAVVERO COMPOSTABILE?

Il consumatore deve trovare sul prodotto le diciture di certificazione (ad esempio, CIC, DIN CERTCO o TÜV AUSTRIA o altro ente accreditato) e naturalmente la conformità alla norma EN13432, il consumatore può stare tranquillo e smaltire il prodotto nel bidone dell’organico.

ATTENZIONE!

Il packaging compostabile non può essere disperso nell’ambiente, anche gli imballaggi compostabili vanno assolutamente smaltiti nei rifiuti organici (o umido). Da lì saranno indirizzati agli impianti di compostaggio industriale, è sufficiente verificare le indicazioni del proprio comune, leggere le indicazioni sulla confezione, e controllare la presenza del logo di compostabilità.